Sunday, June 11, 2006

Analisi di un pazzo # 18

Tempesta di neve

Il navigatore
amante del mare
guida la sua nave
ma vorrebbe camminare sull'acqua.
Sa che è parallelo
alla linea del cielo,
i due non si incontrano mai,
ma ammaliato fissa l'orizzonte.
Scesa la notte
un lampo,
un tuono,
s'alza il dorso di Nettuno,
onde.
Lui è ancora lì a fissare il mare.
Urla,
spinte,
e lui è lì ad ammirare le crespe, la schiuma, l'ira.
Neve,
vento,
energia insostenibile.
Lui chiude gli occhi e inspira lentamente.
"Capitano! Capitano!"
La nave, così piccola,
gli uomini,
così piccoli,
e quell'onda, così grande
ha raggiunto il cielo.
Un fremito,
forti lacrime di commozione
mentre infinite gocce volano sulle loro teste.
Crolla l'onda,
lui sorride,

e la nave affonda.


Friday, June 02, 2006

Analisi di un pazzo # 17

L'amore del bambino

Insofferentemente
mi nascondo sotto il tappeto,
e pur soffrendo il caldo
uso le coperte anche d'estate.

Adoro le case
senza abitanti,
certi contatti distanti,
avere il tempo per pensare
e alle volte
divertirsi a non usarlo.

Arrivano dei momenti però,
in cui loro non si lasceranno
mai,
altri scompaiono,
e i soliti sono impegnati.

E solo un caldo seno prosperoso
chiederei
per placare la fame di un bambino.
Latte
tanto latte
e rimanere lì attaccato
ore a bere, a sorridere, a dormire.

Sono cresciuto o sono cambiato?,
non vedrò mai più il suo seno
al quale mi abbracciavo.
La mamma ha slegato il filo
posso andare via da solo.

Qualcosa era cambiato,
ma non io.
Sono ancora un bambino
senza amore e
pieno d'inedia.