Sunday, June 11, 2006

Analisi di un pazzo # 18

Tempesta di neve

Il navigatore
amante del mare
guida la sua nave
ma vorrebbe camminare sull'acqua.
Sa che è parallelo
alla linea del cielo,
i due non si incontrano mai,
ma ammaliato fissa l'orizzonte.
Scesa la notte
un lampo,
un tuono,
s'alza il dorso di Nettuno,
onde.
Lui è ancora lì a fissare il mare.
Urla,
spinte,
e lui è lì ad ammirare le crespe, la schiuma, l'ira.
Neve,
vento,
energia insostenibile.
Lui chiude gli occhi e inspira lentamente.
"Capitano! Capitano!"
La nave, così piccola,
gli uomini,
così piccoli,
e quell'onda, così grande
ha raggiunto il cielo.
Un fremito,
forti lacrime di commozione
mentre infinite gocce volano sulle loro teste.
Crolla l'onda,
lui sorride,

e la nave affonda.


1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Sicuramente una di quelle che fino ad ora preferisco insieme a "i Regali"; sarà perché la sola parola "tempesta" costituisce essa stessa una poesia o perché le storie di marinai,navi etc mi hanno sempre affascinato.

4:24 AM  

Post a Comment

<< Home