Thursday, November 23, 2006

Analisi di un pazzo # 24

Quel gran figlio di puttana di Jackie

attendevamo seduti.
prima o poi
li avrebbero liberati.
i pazzi

erano ora lì sull'altare
e dai campanelli
iniziò la messa, anche se
nessuno se ne era accorto.

non sapevano cosa
avessero in mano.
toccavano, strisciavano
soffiavano e fischiavano.
Entrò

la bambina dai capelli cortissimi
(perché le erano stati tagliati con forza)
si alzò in piedi
e prese a ululare
si lamentava strisciandosi un piede sulla gamba
e ti faceva venire voglia di
accarezzargliela e strofinargliela lentamente
come per farla riscaldare.
era molto vestita,
ma così tanto che aumentava il desiderio
di spogliarla come una bambolina.
Urlò.

gli altri, incapaci, tenta va no
di suo nare senza riuscirci.
era l'approccio del malato che vorrebbe camminare.

ma la musica usciva ugualmente
dalle corde dello psicopatico
e dell'autistico
dai fiati dello schizofrenico
e il batterista era

l'anti-batterista, che voleva resuscitare pelli morte
e farle cantare.

e gli urli si sovrapponevano,
i campanelli scacciavano le bestie
dalla bimba indemoniata-ora-in-piedi-sulla-sedia
o le richiamava a sé.

litanie____nenie____lamenti
rumori__fischi__dolcimelodieinesistenti
chiasso chiasso
CHIASSO
...il quasi-silenzio...
l'esorcismo è interrotto

chinando i capi
e nel mutismo
lasciano la chiesa.


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